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Capriva del Friuli | 24/05/2019

Come è nato lo Chardonnay 2018

Da vigneti impiantati in parte nel 1964 e in parte nel 2002, nasce il nostro Chardonnay. Siamo tra i 130 e i 60 metri sul livello del mare, su terreni in parte composti da arenarie di origine eocenica, eredità del sollevamento dei fondali marini avvenuto 50 milioni di anni fa, e in parte alluvionali, profondi e ricchi in ciottoli.

Qui lo Chardonnay fa mostra di tutta la sua freschezza e di un naso di grande tipicità, con sentori di mela matura, frutta tropicale e nocciola, e un palato in equilibrio tra acidità e corpo. È stato così anche per l’ultima vendemmia, sebbene sia stata una vendemmia peculiare, a causa di un aprile insolitamente caldo e di un’estate che lo è stata ancora di più. Passato il caldo di agosto, le uve dello Chardonnay 2018 sono state esposte ai raggi solari con una delicata sfogliatura. Così, prima della vendemmia manuale, nella seconda decade di settembre, gli acini hanno potuto maturare appieno arricchendosi dei tipici aromi varietali, mantenendo una sanità perfetta.

In cantina, abbiamo proceduto come di consueto, con una pressatura soffice delle uve, lasciando poi il mosto a decantare per 24-48 ore. La fermentazione del mosto limpido si è poi protratta per 15 giorni a bassa temperatura (15-17°C). La vinificazione si è svolta in recipienti d’acciaio e parte minore in barrique nuove (20%), evitando la fermentazione malolattica. A questo ha seguito l’affinamento sulle fecce nobili per 4 mesi, con frequenti rimontaggi.

La sua freschezza e le sue note fruttate lo rendono un ottimo abbinamento con la pasta ripiena di carni bianche e formaggi. Ideale anche con del pesce in umido.